Cascina Lo Zoccolaio

Chi arriva a Barolo, terra dorata dell’enologia Piemontese, è immerso completamente nel paesaggio delle vigne. Colline a perdita d’occhio, disegnate nei secoli dalla mano dell’uomo che ha tratto da quei filari il cibo e la cultura.
 Un vero capolavoro, simile ad un quadro, che si è guadagnato il riconoscimento a Patrimonio dell’umanità nel 2014 con la creazione del sito UNESCO “Paesaggi vitivinicoli di Langhe e Roero”.
Nella Langa, sulle colline della sponda destra del fiume Tanaro, ogni zolla ha dato frutto. Qui il vino non è mai un prodotto, una merce, una moda. Ogni bottiglia contiene la storia della sua gente e del suo territorio.
La cascina Lo Zoccolaio, che prende il nome dall’omonima località sita a Bricco di Barolo, possiede 30 ettari di vigne di cui 14 coltivati a vitigno nebbiolo da Barolo.
 I vigneti sono esposti a sud ovest, sulla costa del Bricco Barolo che dal castello di Barolo risale verso Monforte. I vini prodotti da quest’azienda agricola sono dei veri gioielli, capolavori enologici da gustare per rendere indimenticabile ogni momento speciale.

La vendemmia
La tradizione

In Langa si ama molto discutere sui concetti di innovazione e tradizione.

Anche questo dibattito è, se vogliamo, “tradizionale”: rientra nella consuetudine contadina di sostenere anche animatamente le proprie opinioni a tavola, all’osteria, o al mercato.

L’argomento, poi, riassume e sintetizza l’antico conflitto tra diverse generazioni, innovatori e conservatori, padri e figli.

Nella cascina Lo Zoccolaio, tipica dimora agricola che deve il nome ad un antico fabbricante di calzature di legno ivi residente, questa dialettica è volutamente evidenziata, fatta  emergere. In cantina si è partiti dal “modernismo” della barrique per riapprodare all’uso di legni più grandi, mentre le scelte architettoniche della recente ristrutturazione rivisitano colori e materiali del territorio con una linea decisamente attuale, che armonizza per contrasto con i vigneti circostanti.

Lo Zoccolaio ha compreso come la virtù stia nel mezzo, nel perfetto equilibrio tra rispetto della tradizione e suo arricchimento con innovazione e freschezza.